Teoresi al Keysight Automotive Summit: sicurezza e connettività al centro della mobilità futura
CorporateIl 21 ottobre 2025, dalle 11 alle 17, Keysight, ospiterà l’Automotive Summit Italia presso il Museo Ferrari di Maranello, un evento che riunisce OEM, fornitori Tier 1 e ingegneri del settore.
La giornata, organizzata da Keysight, nostro fornitore tecnologico, sarà scandita da keynote speech, dimostrazioni pratiche e momenti di confronto dedicati alle sfide più urgenti della mobilità: veicoli elettrici, ADAS, cybersecurity e prototipazione virtuale.
Tra gli interventi della giornata ci sarà anche quello di Teoresi Group, dedicato al futuro della mobilità cooperativa.
Gianluca Cerio e Natale Gentile on the stage
Nel pomeriggio, Gianluca Cerio, Group Presales di Teoresi, e Natale Gentile, Group Account Automotive, presenteranno il caso studio “Tecnologie per la Sicurezza nella Mobilità Cooperativa, Connessa e Autonoma.”
Il loro speech sarà dedicato alle applicazioni delle tecnologie V2X (Vehicle-to-Everything) per la prevenzione degli incidenti, con un’attenzione particolare a scenari critici come la frenata d’emergenza e l’arresto del veicolo. Verrà mostrato come la comunicazione cooperativa tra veicoli possa contribuire a ridurre i rischi e ad aumentare l’affidabilità dei sistemi di guida autonoma. Inoltre, sarà affrontato anche il tema del V2I (Vehicle-to-Infrastructure), con esempi di interazione tra auto e infrastrutture intelligenti, come i semafori connessi.
La sessione sarà moderata da Giacomo Tuveri, EV Sales Program Manager di Keysight per l’area EMEAI, e si concluderà con uno spazio Q&A aperto ai partecipanti.
Per anticipare alcuni dei temi che saranno al centro dell’intervento, abbiamo rivolto a Gianluca tre domande:
1.In che modo la comunicazione V2X può fare la differenza in scenari complessi come una curva cieca, dove i sensori del veicolo da soli non sarebbero sufficienti?
La tecnologia V2X permette a un veicolo di comunicazione con altri utenti della strada e con l’infrastruttura stessa. Questo tipo di comunicazione mostra due vantaggi molto specifici: permette di vedere ciò che i sensori (e in senso lato anche quelli umani) non possono vedere, e permette di reagire sulla causa e non più sull’effetto di un particolare evento.
La frenata di emergenza, soprattutto se dietro una curva cieca o all’uscita di una galleria è un evento talvolta impossibile da vedere con sensori, pertanto, i sistemi di telecomunicazioni ci aiutano in questi casi ad allertale il veicolo seguente di ciò che sta accadendo. Allo stesso modo in caso di franata improvvisa, alla pressione del pedale del freno viene generato un messaggio V2X che permette al veicolo che segue di reagire immediatamente sulla causa e non come avviene nella maggior parte dei casi oggi, perché i sensori rilevano un ostacolo ravvicinato.
2.Quali sfide tecnologiche e infrastrutturali restano da superare per rendere queste soluzioni affidabili e diffuse su larga scala?
Queste soluzioni fanno generalmente uso di sistemi di Awareness in cui un veicolo annuncia la sua posizione, la sua direzione, velocità e accelerazione. Questo fa sì che gli altri veicoli vengano avvisati che esiste un veicolo che in base all’annuncio potrebbe potenzialmente venirci addosso. Se immaginiamo cosa può succedere se un malintenzionato iniziasse a inviare messaggi errati comprendiamo subito che esistono problemi di cybersecurity da gestire, ma proprio perché l’annuncio viene fatto a tutti esistono anche problemi di privacy perché sto comunicando a tutti la mia posizione e i miei spostamenti. Parallelamente a questi problemi esistono anche problemi di standard e normative cui occorre essere conformi e che spesso non sono uniche per tutte le regioni.
3.Quanto è determinante l’integrazione tra sensoristica, comunicazione wireless e sistemi di guida automatizzata per garantire la sicurezza stradale?
Diciamo che entrambe le tecnologie sono complementari e un loro utilizzo combinato può aumentare la sicurezza stradale. Di volta in volta quindi una tecnologia, magari con tempistiche e precisioni diverse va a confermare l’altra. Così da avere non solo un backup del sistema di sicurezza ma una conferma ulteriore che permette di gestire anche situazioni più difficili.